In giro per tartufi (a cura di ELLE U)


L’estate sembra voler andarsene regalandoci un week end autunnale, e noi ne approfittiamo per andare a tartufi, ma non nei boschi con il cestello, bensì in Emilia Romagna con la borsetta!

Prima festa dell’Unità, ristorante Alba, poi Sant’Agostino alla sagra del tartufo.

Meritevoli di nota le tagliatelle al tartufo bianco, letto preferito da quest’ultimo per adagiarsi….ed amalgamarsi. Poi un buon risotto, anche questo adagiato, ma su una fonduta di formaggio, amalgamato come se gli ingredienti di cui è composto fossero stati sempre una cosa sola.

Tra i secondi piove tartufo su carne, formaggi, polenta e altro, però la sua fine è quella più semplice, ancora una volta le cose semplici restano le migliori, e quindi uova con tartufo, sempre bianco.

È nato prima il tartufo o l’uovo? Non capisci se il primo esalta il secondo o piuttosto viceversa. Mmmmm

Non dimenticare un buon bicchiere di Barolo Prunotto 2008.

Il dolce: non serve, davvero.

Domenica si continua a Sant’Agostino, capannone organizzatissimo, con tanto di tablet per le ordinazioni, e il profumo di tartufo ad accoglierti.

Qui tralasciamo alcuni piatti, per parlare delle crepes al tartufo, nero stavolta, con una crema di formaggio dentro, leggere leggere, come i petali di tartufo “spruzzati” sopra.

Tra i secondi, anche qui l’uovo al tartufo, per le stesse motivazioni di cui sopra. Diverso da quello della sera prima, perché strapazzato, e nero.

Ma tornerei solo per le crepes, la cotoletta al tartufo no, la vado a mangiare da sola nel piatto, magari a Milano.

Però bella atmosfera di collaborazione, dai vecchi ai bambini, che spingono carrelli di dolci e portano vassoi di pane e bevande.

Beh un week end così non ti far rimpiangere il mare. E ti fa un po’ sorridere all’autunno.

Ristorante Alba, Festa dell’Unità – Bologna
Sagra del tartufo Sant’Agostino (BO)

Commenti

  1. Ciao, leggo con piacere che sei stata qui nella mia terra, a Sant'Agostino (in provincia di Ferrara, anche se al confine con la provincia di Bologna), anch'io sono andata alla sagra, e sono rimasta stupita di vedere quanto, nonostante il brutto terremoto che ha colpito questo paese, siano stati bravissimi nell'organizzare tutto. Davvero ammirevoli, bravi! Un saluto

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  2. Ciao Margot,

    mi fa piacere scoprire di aver fatto un articolo sui tuoi luoghi, proprio i tuoi, che segui il blog, pare appassionatamente..

    Si, abbiamo scelto di parlare di questo posto proprio per l'energia che sprigionava, non solo l'odore del tartufo, ma la gente, anche dopo la piaga che li ha colpiti.

    Per dire che il cibo non è solo nutrirsi, ma anche stare insieme, dare messaggi, magari ricominciare, rinascere.

    E quindi che se ne parli, che si parli anche delle cose belle, soprattutto di quelle.

    Grazie Margot
    Un abbraccio a te e a tutta la tua terra :)
    Continua a seguirci
    ElleU

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  3. Grazie Margot e grazie ElleU per i vostri contributi sul blog :-)

    Buona giornata,
    Barbara

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