Una scappata in Alsazia, ovvero la Tarte Flambée (Flammekueche) è una pizza senza pomodoro alla fine :-)


L'Alsazia è una regione della Francia, famosa in tutto il mondo per le case a graticcio con i bei balconi fioriti, le cicogne e l'ottimo vino che vi si produce.

Il capoluogo è Strasburgo e la regione è composta da due dipartimenti: il Basso Reno (Bas-Rhin, Unterelsass) a nord e l'Alto Reno (Haut-Rhin, Oberelsass). A differenza delle regioni confinanti, l'Alsazia non ha mai conosciuto un periodo di unità e autonomia. Nel 1871 fu annessa assieme alla Lorena alla Germania in seguito alla guerra franco-prussiana. Nel 1919 fu restituita alla Francia con il Trattato di Versailles. Occupata dai Tedeschi nel 1940, fu liberata dagli Alleati nel 1944. Diverse forme del dialetto alsaziano, variante molto francesizzata del tedesco alemanno, sono tuttora parlate e diffuse in questa regione.

L’Alsazia è quindi una regione molto interessante.

Il nostro itinerario è cominciato da Colmar (dal latino Columbarium, Kolmar in tedesco) l'ultima città alsaziana ad essere liberata dall'occupazione tedesca, dopo una lunga resistenza.

Colmar è una caratteristica città con i suoi canali, le antiche architetture alsaziane, i tipici tetti spioventi, le cosiddette "maisons a colombages" e le abitazioni che si affacciano sui canali nel quartiere della Piccola Venezia. I balconi fioriti e i caffè brulicanti di gente che sorseggiano vino bianco e sidro ne completano la bellissima ambientazione.

Colmar ha conservato il suo centro storico ristrutturando le belle case a graticcio e rendendolo quasi del tutto zona pedonale quindi è piacevole passeggiare e perdersi fra i suoi vicoli scoprendo ad ogni svolta qualche angolo grazioso e caratteristico da fotografare.

Le cose da non perdere sono: la Maison de têtes, la bella Place des Domenicains con la sua imponente cattedrale gotica che purtroppo abbiamo sempre trovato chiusa, la caratteristica Maison Pfister, e tutto il bel quartiere a sud della Cattedrale di Colmar, l’antico Corpo di Guardia e l’antica Dogana, il quartiere dei Conciatori e per finire il quartiere denominato Petite Venise, con le case colorate che si specchiano nei placidi canali.

Menzione a parte per il Museo Unterlinden, considerato il fiore all’occhiello di questa piccola città. Il museo si trova all’interno di un antico chiostro appartenuto ai Domenicani.
La cucina alsaziana merita poi una menzione particolare: questi piatti hanno subito l'influenza delle regioni limitrofe, facendo da anello di congiunzione fra tradizioni culinarie francesi e tedesche. I piatti più tipici della regione sono:

- Foie gras: il paté di fegato d'oca è nato in Alsazia

- Choucroute: l'etimologia del termine choucroute è germanica, deriva da "sürkrüt", che significa "cavolo acido". Si tratta crauti accompaganti da patate e da alcuni tagli di carne di maiale o di salumi

- Baeckeoffe: zuppa di patate mista a carne di maiale, manzo e montone messa a marinare nel vino bianco con aggiunta di spezie e cipolle. Il Baeckeoffe viene cotto in una pentola di coccio sigillata da pasta di pane


- Flammekueche o Tarte flambée: è una base di pasta ricoperta di panna acida, cipolle marinate nel vino bianco e dadini di pancetta. Si serve su un tagliere di legno e si divide fra i convitati mangiandola con le mani

- Kougelhopf: tipico dolce alsaziano a forma di corona rovesciata

- Männele (omino biscottino): brioche a forma di omino preparate nel mese di dicembre intorno alla festa di S. Nicola, a base di Pain d'Épices (Pan Speziato)

- Formaggio Munster

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